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Caldaie a biomassa legnosa: una nuova opportunità per i Comuni

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Domande aperte dal 5 maggio al 30 settembre 2025

È entrata nel vivo l’iniziativa CSE 2025 – Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica, un bando destinato a promuovere interventi di efficientamento energetico e utilizzo di fonti rinnovabili all’interno degli edifici pubblici. Dal 5 maggio sarà possibile presentare ufficialmente le domande di finanziamento, con scadenza fissata al 30 settembre 2025. L’assegnazione dei fondi avverrà in modalità a sportello, ovvero in base all’ordine cronologico di presentazione, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Avviata l’8 aprile, la fase operativa del bando ha già aperto le procedure per la selezione dei fornitori attraverso il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA).

Finanziamento completo per progetti sostenibili

Il bando prevede il finanziamento a fondo perduto del 100% delle spese ammissibili, inclusi costi di progettazione, fornitura, installazione, collaudo, avviamento e garanzia. Si favoriscono le proposte “chiavi in mano”, pensate per semplificare l’intero processo di ammodernamento degli impianti.

Tra le tecnologie finanziabili rientrano anche le caldaie a biomassa legnosa ad alta efficienza – alimentate a legna, pellet o cippato – installate in sostituzione di impianti obsoleti (a gasolio, metano o biomassa di vecchia generazione).
Questi interventi sono ammessi solo nei Comuni non soggetti a procedura di infrazione europea per il superamento dei limiti di PM10.

Requisiti tecnici delle caldaie

Per poter accedere al contributo, gli impianti devono rispettare standard molto elevati, in linea con le tecnologie più moderne sul mercato:

  • Classe di prestazione: 5 stelle
  • Rendimento energetico: oltre il 92% per impianti con potenza superiore a 500 kWt

Emissioni contenute:

  • Particolato (PM10): max 10 mg/Nm³
  • Ossidi di azoto (NOx): max 150 mg/Nm³
  • Monossido di carbonio (CO): max 150 mg/Nm³

A chi si rivolge il bando

L’iniziativa è rivolta esclusivamente agli edifici pubblici non residenziali, come scuole, municipi e centri civici, purché a uso pubblico prevalente e dotati di agibilità.

L’importo finanziabile per ciascun progetto varia da 40.000 a 221.000 euro, con la possibilità di presentare fino a cinque richieste per Comune.

Un’occasione per il settore

Come ha sottolineato Domenico Brugnoni, presidente di Aiel, si tratta di un’occasione preziosa anche per le imprese della filiera legno-energia, che possono proporre soluzioni ad alte prestazioni contribuendo alla transizione energetica dei territori e valorizzando le risorse forestali locali.

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