La legge di bilancio 2025 prevede una serie di tagli ai bonus casa, con impatti significativi su vari incentivi. Il bonus per la ristrutturazione della prima casa rimane al 50% per il 2025 (fino a 96.000 euro), ma altri benefici, come quelli per la manutenzione straordinaria delle abitazioni e i bonus per il Sismabonus e l’Ecobonus (che coprono infissi, pannelli solari e pompe di calore), sono stati ridotti.
Il bonus verde per i giardini viene eliminato, mentre gli incentivi per la sostituzione degli impianti (caldaie e pompe di calore) vengono ridotti dal 50% al 36% per le seconde case.
In particolare, la rimozione degli sconti per l’installazione delle caldaie a gas, che fino al 2024 godevano di un incentivo del 50%, mette in difficoltà il settore degli impiantisti. A fronte dell’alto costo delle pompe di calore, i cittadini potrebbero orientarsi verso caldaie a gas più economiche, con un abbassamento dei prezzi sul mercato. Il presidente di Confartigianato Bergamo, Giacinto Giambellini, avverte che ciò potrebbe portare a una svendita delle caldaie a gas.
Il Superbonus, che fino a oggi ha incentivato enormi investimenti in riqualificazione edilizia, scomparirà, rimanendo disponibile solo al 65% per i cantieri avviati entro il 15 ottobre 2024. Questo ridimensionamento degli incentivi rischia di ridurre gli investimenti nella riqualificazione dei territori e di ostacolare gli obiettivi di sostenibilità energetica fissati a livello europeo. Vanessa Pesenti, presidente di Ance Bergamo, sottolinea che senza strumenti concreti per il risparmio energetico, sarà difficile raggiungere gli obiettivi europei di riduzione dei consumi.
Giambellini suggerisce che il sistema fiscale dovrebbe garantire incentivi continuativi, non limitati nel tempo, per permettere ristrutturazioni più ampie e durature.
Tra le altre novità, il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche resta invariato al 75% ma con una riduzione dei lavori ammissibili (solo scale, rampe, ascensori e montacarichi). Il contributo per i mobili, al 50%, rimane, ma solo se legato a ristrutturazioni e con un limite di spesa di 5.000 euro.
Una nuova misura è il “bonus elettrodomestici”, che prevede un contributo fino a 100 euro per l’acquisto di elettrodomestici più efficienti, con un incremento a 200 euro per chi ha un ISEE inferiore a 25.000 euro. Questo incentivo si inserisce in un panorama in cui, seppur con difficoltà in altri settori come l’impiantistica, il mercato dell’elettronica e dei pannelli fotovoltaici sembra in crescita.
Infine, viene apprezzata la proroga del meccanismo di adeguamento dei prezzi per il caro materiali relativi ai lavori pubblici eseguiti nel 2025. Tuttavia, Pesenti conclude evidenziando l’urgenza di una strategia a lungo termine per il settore dell’edilizia, in particolare per l’accessibilità abitativa, che continua a essere un problema crescente per molte categorie di cittadini.