l rendimento di riferimento deve essere valutato utilizzando le formule reperibili nel:
- Allegato B al D.P.R. 74/2013
Secondo la normativa UNI 10389, il rendimento misurato dallo strumento, considerata l’incertezza della misura, deve essere indicato con un’incertezza di ±2 punti percentuali. A maggior tutela di chi ha operato la misura, si deve quindi adottare il segno “+”, aumentando pertanto di due punti percentuali il rendimento misurato dallo strumento, prima del confronto con il rendimento di riferimento.
Esempio:
Impianto ubicato in edificio con canne fumarie collettive ramificate; caldaia alimentata a gas naturale, di potenza pari a 30 kW, installata nel 2010.
Secondo il D.P.R. 74/2013, il rendimento di riferimento è pari a:
87 + 2 * log Pn = 87 + 2 * log 30 = 87 + 2 * 1,477 = 89,954 %
Supponiamo che il rendimento misurato sia 90%.
90 + 2 = 92% rendimento da utilizzare per il confronto, che sarà comunque positivo
Se il rendimento misurato fosse stato 88%, si avrebbe avuto:
88 + 2 = 90%, con un risultato positivo garantito dall’incertezza nella misura.
Se il rendimento misurato fosse stato 87%, si avrebbe avuto:
87 + 2 = 89%, con risultato sicuramente negativo