Home Impianti Termici Conto termico 2023 per impianti biomassa

Conto termico 2023 per impianti biomassa

4841
0

Il conto termico 2023 GSE, chiamato anche 2.0, sostituisce la precedente versione avviata nel 2012 ed è stato pensato per sfruttare meglio gli incentivi per gli interventi mirati ad una maggiore efficienza energetica e allo sviluppo delle cosiddette rinnovabili termiche.

Vediamo una sintesi delle caratteristiche principali di questo fondo per l’efficienza energetica riguardanti nello specifico stufe e camini a legna per privato.

Il bonus incentivo è fino al 65% della spesa sostenuta per l’acquisto di apparecchi a biomasse (quindi legna e pellet).

CONTO TERMICO 

Lo Stato italiano ha messo a disposizione 900 milioni di euro all’anno, 200 per Pubbliche Amministrazioni e 700 per i privati che vogliono intraprendere di lavori in casa per il risparmio energetico.

La Tempistica per ottenere il fondo

Normalmente sono 60/90 gg dall’invio della pratica al GSE, la quale può essere inviata dal privato o da agenzie/personale preposto che si occupano di tutto l’iter burocratico, con un costo che dovrà sostenere il beneficiario dell’incentivo conto termico.

Ma come funziona il Conto Termico 2.0 2023

Il GSE eroga gli incentivi, il cui ammontare non sia superiore a 5.000 euro, in una singola soluzione. Questo per i privati.

Chi ha diritto agli incentivi del Conto Termico 2023

Il “soggetto responsabile” dell’impianto, ossia chi beneficia del bonus contributo statale,  colui che sostiene le spese per migliorare l’efficienza energetica del suo impianto e della sua abitazione.

Il soggetto responsabile è tenuto a conservare i documenti indicati del Decreto Ministeriale per tutta la durata del periodo di incentivazione e per i 5 anni successivi all’erogazione dell’ultimo importo.

Il GSE si riserva la possibilità di effettuare controlli, anche con sopralluogo diretto, atti a verificare la conformità degli interventi per cui si è richiesto il bonus incentivo Conto Termico 2023.

Incentivi o detrazione fiscale?

Questo è un dubbio che attanaglia moltissime persone, di solitamente la risposta migliore per uscirne elegantemente  è dipende….

Per quanto riguarda il Conto Termico GSE del 65% è solo per le sostituzioni di vecchi camini e stufe, non le nuove installazioni, da recuperare in 60/90 gg.  L‘incentivo è del 65% sul valore del nuovo camino o nuova stufa che va a sostituire l’esistente. E questo è buono. Al contrario il resto dei lavori o forniture (manodopera, tubi canne fumarie) non rientrano nel 65%, questo è lo svantaggio.

Per quanto riguarda l’Ecobonus del 50%, da recuperare in 10 anni, è sicuramente più a lungo termine ma nella detrazione rientrano tutte le spese sostenute per eseguire i lavori di sostituzione.

Facciamo un esempio:

se andiamo a sostituire una stufa o camino con un nuovo a 4 o 5 stelle, da collegare a canna fumaria esistente già installata e regolarmente certificata con DM 37, l’incentivo Conto Termico GSE del 65% da percepire 60/90 gg dall’invio della pratica, è interessante, visto che non avrò altre spese, ma se invece, oltre all’installazione della stufa dovrò anche posare una nuova canna fumaria (che rientra in spese extra dei lavori), allora forse bisognerebbe valutare la detrazione del 50%.

Il rendimento 

Dal 2021 si parla di installazioni solo da 4 e 5 stelle, ma anche di l’utilizzo di sole stufe e camini esistenti a 3 stelle, mentre abolite stufe e camini con 2 stelle e tutti i generatori biomassa, legna e pellet che non hanno la certificazione ambientale.

Quindi il conto termico potrebbe essere l’occasione giusta per dar modo di sostituire vecchi camini e stufe che inquinano, che sono pericolosi per la salute e per la sicurezza delle persone.

Iter burocratico Conto Termico 

Purtroppo l’iter burocratico del Conto Termico è un pò più complesso di quello per usufruire degli Ecobonus.

Ci vogliono documentazione fotografica prima e dopo, certificazioni, fatture e bonifici fatti in un certo modo con indicate le leggi corrette, le copie rilasciate dalla banca, etc. etc, compilazioni moduli con dati, smaltimento con dichiarazione del vecchio camino o stufa, insomma, il tutto inviato in modo dettagliato e senza errori!

Di seguito i documenti che GSE richiede al momento della compilazione della pratica:

  • Attestato di certificazione energetica
  • Schede tecniche dei componenti e delle apparecchiature installate
  • Certificazione da parte di un tecnico abilitato (asservazione) riguardo l’appropriato dimensionamento del generatore di calore
  • Diagnosi energetica (solo se prevista nello specifico)
  • Certificazione del rispetto ambientale relativamente ai livelli di immissione in atmosfera (lo rilascia il produttore)

La compilazione della richiesta deve avvenire entro 2 mesi dalla fine dei lavori.

TABELLA Valori limite per l’accesso agli incentivi per interventi di efficientamento energetico
Valori limite per l’accesso agli incentivi a seguito dell’introduzione del
Decreto Legislativo n. 199 del 8 Novembre 2021.

Laredazione

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.