Home Impianti Termici Vecchia caldaia? Un’applicazione online per stimarne la classe energetica

Vecchia caldaia? Un’applicazione online per stimarne la classe energetica

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L’app HARP permette anche di valutare economicamente la sostituzione con soluzioni più efficienti.

Si stima che nell’Unione Europea siano installati circa 126 milioni di caldaie, di cui quasi il 60% a bassa efficienza (non superiore alla classe energetica C).

L’app permette di avere una classificazione degli impianti autonomi di riscaldamento e Acs a servizio delle abitazioni secondo un metodo fondato sui regolamenti europei 811/2013 e 812/2013. Con pochi semplici passaggi, è in grado di stimare consumi e classe energetica di vecchi impianti autonomi per il riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria, privi di etichetta energetica.

Obiettivo primario del progetto, ha spiegato spiega Enea, “è di informare un bacino potenziale di 1,5 milioni di persone sui vantaggi che derivano dalla sostituzione di caldaie e scaldabagni ormai obsoleti e alimentati a combustibili fossili con nuovi generatori ad alta efficienza”.

L’informazione sintetica dell’etichetta energetica aiuta il consumatore, indipendentemente dal bagaglio di conoscenze tecniche, a orientare le proprie scelte d’acquisto verso l’incremento di efficienza energetica dell’impianto di riscaldamento.

In quest’ottica, la possibilità di confrontare la classe energetica dei nuovi apparecchi con quella del generatore presente nella propria abitazione rende più intuitiva la stima dei benefici conseguibili, soprattutto in termini di consumo energetico e dunque di risparmio economico, spiega l’Enea nel presentare il progetto, cui collabora.

Proprio per la stretta connessione con il sistema europeo di etichettatura, HARP si concentra sui generatori di calore con potenza nominale fino a 70 kW. Di conseguenza, il progetto si rivolge principalmente alle unità immobiliari dotate d’impianto autonomo e agli edifici con un numero di abitazioni limitato, per il quale possa essere idoneo un impianto centralizzato che non superi tale limite di potenza nominale.

La classificazione proposta da HARP si basa sulle norme vigenti e prende spunto dalle esperienze maturate nei cinque Paesi coinvolti (insieme all’Italia partecipano Francia, Germania, Portogallo e Spagna).

A oggi un sistema obbligatorio di etichettatura degli apparecchi esistenti vige in Germania, mentre in Italia, Francia e Spagna, all’avvio del progetto, erano disponibili schemi volontari, proposti dai produttori per stimare la classe energetica degli apparecchi di riscaldamento privi di etichetta.

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