La procedura per il cambio fornitore gas è molto semplice da eseguire e l’attivazione di una fornitura ti consente di prelevare gas dalla rete di distribuzione e di conseguenza avere energia per la propria abitazione.
Tuttavia, per non incorrere in imprevisti, puoi sempre attivare l’utenza del gas in maniera semplice e veloce rivolgendoti a professionisti del settore che conoscono le procedure dettate dalla legge.
In questo articolo vedremo tutto quello che c’è da sapere su come attivare un’utenza del gas a norma di legge.
Cambio fornitore gas: i passaggi da seguire
Prima di tutto, l’attivazione del gas si richiede alla società di vendita con cui si è deciso di avere un contratto di fornitura. Allo stesso modo, il venditore deve trasmettere la richiesta al distributore di energia entro 2 giorni lavorativi.
Per attivare una fornitura di gas, il prerequisito è che l’impianto sia a norma. Per legge devi affidare i lavori a installatori certificati con i requisiti tecnico-professionali. Infatti l’addetto ha l’obbligo di:
- certificare il progetto
- eseguire e verificare l’impianto dell’utenza
Ad ogni modo i lavori devono essere eseguiti nel rispetto dei criteri fondamentali di sicurezza al fine della pubblica incolumità. Una volta verificato l’impianto come a norma, dovrai far richiesta di attivazione della fornitura alla società con cui hai deciso di firmare il contratto di energia.
Per procedere alla messa in funzione del gas, l’azienda di vendita ti consegnerà dei documenti da firmare tra cui:
- l’allegato G/40 contenente le informazioni esplicative della procedura di richiesta di attivazione della fornitura
- l’allegato H/40 che conferma la richiesta di attivazione della componente gas dovrà essere completato e firmato
- l’allegato I/40 attestazione di corretta esecuzione dell’impianto, che deve essere compilato e firmato dall’installatore che ha realizzato il sistema.
Quali sono le tempistiche di attivazione?
L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ARERA ha fissato delle tempistiche precise. In particolare, in caso di cambio fornitore gas la fornitura deve essere attivata dal distributore locale entro 10 giorni lavorativi dalla data in cui è stata inviata la richiesta dal venditore per conto del cliente.
Indipendentemente dall’operatore scelto, se hai dubbi o sei incerto su come fare puoi rivolgerti a professionisti e compilare correttamente tutte le documentazioni inviate. Infatti, in caso di errori o dati incompleti, si rischia l’annullamento della richiesta. Invece, se la documentazione non è completa, il distributore ti avviserà, indicandoti gli elementi mancanti. A questo punto per evitare l’annullamento della fornitura, devi inviare i documenti entro i successivi 30 giorni lavorativi.
Il rimborso per il cambio fornitore gas
Ad oggi, se per cause dipendenti dal distributore la fornitura non viene attivata nelle tempistiche indicate, hai diritto ad un indennizzo automatico. In particolare, gli importi sono:
- 35 € se la prestazione viene eseguita entro il doppio del tempo stabilito
- 70 € se viene eseguita entro il triplo del tempo stabilito
- 105 € se oltre il triplo del tempo stabilito.
Queste procedure e l’accertamento dei documenti si applicano anche a impianti che hanno subito modifiche di manutenzione o ampliamento.
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