Il sondaggio effettuato dal Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri mette in luce una diffusa conoscenza del Codice, ma l’applicazione pratica è ancora una scelta sofferta
Come noto, il Codice di prevenzione incendi ha introdotto molte innovazioni: disposizione di un testo unico in luogo di innumerevoli regole tecniche che di fatto semplifica le regole di prevenzione incendi; valorizzazione del lavoro dei professionisti attraverso l’utilizzo di regole meno prescrittive, più prestazionali; individuazione di regole sostenibili, proporzionate al rischio reale che garantiscano comunque un pari livello di sicurezza; flessibilità e possibilità per i professionisti di scegliere fra diverse soluzioni che favoriscono l’utilizzo dei metodi dell’ingegneria antincendio. Già nel 2016 il Consiglio Nazionale Ingegneri realizzò un primo sondaggio per testare la conoscenza ed il gradimento del Codice di prevenzione incendi da parte dei propri iscritti. Ora, a quasi quattro anni dalla sua entrata in vigore, il Codice è stato oggetto di un nuovo sondaggio che ne ha analizzato tutti gli elementi cruciali nonché il suo grado di applicabilità e di conoscenza. L’indagine, a cui hanno partecipato quasi 5mila ingegneri, è stata effettuata rivolgendo domande in forma anonima esclusivamente ai professionisti antincendio iscritti all’Albo. L’iniziativa è stata curata dal Centro Studi del Consiglio Nazionale ingegneri, con il supporto del gruppo di lavoro sicurezza e prevenzione incendi del CNI.
Fonte- Casa e Clima