Giornata mondiale delle vittime dell’amianto: l’Italia è uno dei Paesi più colpiti dalle malattie correlate alla fibra
Nel 2017 le vittime dell’amianto sono state 6mila. Ma il picco è atteso per il quinquennio 2025-2030. Secondo l’Oms, oggi nel mondo sono 125 milioni i lavoratori esposti alla fibra. In Italia censimento dei siti inquinati e bonifica procedono a rilento
Sono passati 27 anni da quando l’Italia ha messo al bando l’amianto. Ma questa fibra letale — che per decenni è stata largamente utilizzata, soprattutto in edilizia — non è un ricordo lontano. Tanto più in Italia, che secondo l’Inail è «uno dei Paesi al mondo maggiormente colpiti dall’epidemia di malattie amiantocorrelate». Oggi, in occasione della Giornata mondiale delle vittime dell’amianto, in tutta Italia si moltiplicano le iniziative per commemorare coloro che hanno perso la vita per colpa dell’asbesto, ma anche per riportare il tema al centro dell’attenzione. Secondo l’Oms, ancora oggi nel mondo sono circa 125 milioni i lavoratori esposti alla fibra. E nel nostro Paese la bonifica delle costruzioni contenenti amianto procede a rilento.
Secondo il Libro bianco realizzato dall’Osservatorio nazionale amianto (Ona), nel 2017 le vittime della fibra sono state 6mila: 3600 per tumore polmonare, 600 per asbestosi, 1800 per mesotelioma…
Fonte: Corriere della Sera