La Giunta provinciale di Bolzano ha disposto la modifica dei valori limite delle emissioni per gli impianti termici adeguandosi a quelli in vigore a livello nazionale. Tali valori, infatti, in base ad una direttiva europea recepita dall’Italia ed entrata in vigore nel dicembre 2017, sono stati abbassati per alcune tipologie di impianti.
Il regolamento determina i valori limite di emissione, la periodicità, la tipologia e le modalità dei controlli degli impianti termici che si applicano a quelli alimentati con combustibili liquidi e solidi aventi una potenza termica nominale maggiore di 35 kW e fino a 1.000 kW, nonché a quelli alimentati con combustibili gassosi aventi una potenza termica nominale maggiore di 35 kW e fino a 3.000 kW. Per tali impianti è previsto un controllo annuale delle emissioni.
La Giunta ha deliberato, che, secondo le disposizioni europee e nazionali, i valori limite di emissione per gli impianti termici alimentati con combustibili gassosi aventi una potenza termica nominale maggiore di 1000 kW e fino a 3.000 kW i valori limite di emissione riferiti agli ossidi di azoto siano abbassati da 250 a 100 mg/m3 e per gli impianti alimentati a legna aventi una potenza termica nominale maggiore di 500 kW e fino a 1.000 kW riferiti al monossido di carbonio vengano abbassati da 350 a 250 mg/m3. Gli altri valori limite di emissioni restano invariati.
L’abilitazione di controllore fumi, in base a quanto deciso dalla Giunta, viene rilasciata a coloro che possono dimostrare di aver lavorato per almeno due anni presso un controllore fumi abilitato e di aver frequentato e assolto con successo il corso di preparazione organizzato dal gruppo di mestiere degli spazzacamini sul tema impianti termici ed emissioni in atmosfera. In precedenza era necessario superare un esame di abilitazione presso la scuola professionale dopo aver frequentato la scuola di formazione per la professione di spazzacamino che, però, non rientra più tra l’offerta formativa in Alto Adige.