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Post contatore, il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Enel

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Esultano gli installatori e impiantisti perché giustizia è fatta, almeno per ora. I monopolisti che vendono energia d’ora in poi non potranno più sfruttare la propria posizione dominante e avere così mano libera anche nel mercato del post-contatore. Da tempo, infatti le grandi compagnie dell’energia, offrivano ai propri clienti – spesso vincolandoli alla propria utenza energetica – contratti di manutenzione ed offrendo loro in qualche caso anche l’installazione di caldaie da riscaldamento. Ma ora è arrivato un pronunciamento del Consiglio di Stato che ha dato ragione alla CNA rigettando un ricorso presentato da Enel.

Il Consiglio di Stato ha infatti rigettato il ricorso di Enel sull’obbligo, in base a una direttiva europea, di non indurre in confusione i clienti utilizzando marchi confondibili tra aziende di distribuzione e aziende di vendita dell’energia e ha confermato la necessità di imporre obblighi netti di separazione per le imprese verticalmente integrate.

Giuliana Vatteroni referente CNA La Spezia per il settore dell’impiantistica e della green economy ha commentato cosi’ la vicenda:

“La posizione dominante degli operatori che svolgono attività in regime di libera concorrenza, cioè la produzione e la vendita affiancata ai monopoli tecnici come la gestione delle reti di distribuzione, ostacola lo sviluppo dei benefici, cioè costi minori e maggiore qualità del servizio, di cui i consumatori avrebbero dovuto beneficiare a seguito della liberalizzazione del mercato, e costituisce inoltre un fattore fortemente penalizzante per le PMI e le imprese artigiane che operano, in una condizione di debolezza, nelle attività in libera concorrenza come quelle post-contatore. Gli operatori che gestiscono monopoli tecnici sono infatti in possesso di elementi informativi e conoscitivi strategici che derivano proprio dall’attività svolta in concessione, e che utilizzano per operare nelle attività a monte e a valle della filiera energetica, escludendo di fatto dal mercato le imprese concorrenti”.

“Questa sentenza – prosegue la Vatteroni – apre nuovi e molteplici orizzonti per individuare nuovi e più stringenti limiti all’attività degli ex-monopolisti nel settore del post-contatore. Un tema sul quale la CNA è impegnata da anni a sostegno delle esigenze delle imprese associate. Ora è necessario che la politica sia conseguente e che il governo approvi le disposizioni necessarie per introdurre, nei settori dell’energia elettrica e del gas, l’obbligo di separazione proprietaria tra i soggetti che gestiscono le infrastrutture strategiche e gli operatori che operano a monte e a valle del mercato, inclusi i servizi post contatore. Una strada per garantire alle piccole imprese che operano nell’impiantistica una reale concorrenza sul mercato”.

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