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Appartamento frazionato: cosa fare per il contatore del gas?

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In caso di ristrutturazione di un unico appartamento che viene frazionato in due unità immobiliari distinte è necessario installare un altro contatore del gas.

E cosa fare con le utenze del gas nel caso opposto, ossia quando due appartamenti vengono accorpati in uno solo?

In seguito ai lavori di frazionamento di un immobile il proprietario dovrà occuparsi anche di collegare le utenze per il nuovo appartamento.

Nel caso in cui l’appartamento che si è deciso di frazionare, originariamente era già suddiviso in due unità immobiliari  è probabile che ci sia ancora il vecchio contatore del gas dismesso o almeno la predisposizione. In questo caso sarà quindi sufficiente chiedere una riattivazione dello stesso.

In altri casi invece dovremmo chiedere l’allacciamento di un nuovo contatore del gas e della luce.

Il frazionamento di un appartamento è la divisione in due o più parti di un’unità immobiliare.

La procedura del frazionamento prevede un iter burocratico che affianca i lavori di ristrutturazione: la richiesta di autorizzazione al comune e la variazione catastale. Queste possono variare in base alle normative locali e dal Piano Regolatore Generale.
Di solito le fasi del frazionamento, che comunque rientra nell’attività di edilizia libera, sono le seguenti:

  1. Controllo della conformità urbanistica
    La verifica dei documenti dell’appartamento al comune e al catasto, da cui far partire qualsiasi richiesta di autorizzazione alle modifiche.
  2. Consegna della CILA al comune
    La CILA (comunicazione inizio lavori asseverata) è la pratica per autorizzare il frazionamento dal punto di vista amministrativo e urbanistico.
  3. Variazione catastale
    Comporta l’eliminazione del vecchio subalterno e la costituzione dei nuovi.
  4. Eventuale richiesta di autorizzazione al condominio
    Per gli interventi che interessano il condominio se l’abitazione si trova in uno stabile; è necessario anche comunicare la variazione delle tabelle millesimali ecc.
  5. Richiesta per l’allaccio delle utenze della luce e del gas
    Per collegare uno dei due appartamenti alla rete dell’energia elettrica e del gas per renderlo indipendente dall’altro.

Le prime fasi della procedura richiedono ovviamente il contributo di un tecnico professionista come un architetto o un ingegnere, sia per la fattibilità che per l’esecuzione dei lavori. La richiesta per l’allacciamento delle utenze invece compete di solito al proprietario dell’immobile.
La pratica sarà analoga anche nel caso di accorpamento di due unità immobiliari, con la sola differenza riguardo una delle due utenze del gas che dovrà essere disattivata e seguita eventualmente dalla rimozione del relativo contatore.

Il frazionamento di un’abitazione comporta la redazione di due distinti attestati di prestazione energetica (APE), la certificazione obbligatoria per legge se vogliamo vendere l’immobile o affittarlo.

Coosa fare con le utenze del gas in caso di accorpamento di due appartamenti?

In questo caso si deve decidere quale delle due utenze dovrà essere disattivata. Questa decisione dipenderà dalla sistemazione delle stanze e degli impianti tecnici della casa e quindi in base ai lavori di ristutturazione. Se le utenze sono attive dovrai richiedere la disattivazione di uno dei due contatori del gas.

Solo successivamente qualora il contatore sia di intralcio nella casa puoi richiederne la rimozione al distributore locale. Nel caso in cui invece sia posizionato in un luogo dove non crea problemi può anche rimanere nella sua posizione.

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