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Rapporto di Efficienza Energetica: ERRORI DA EVITARE

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APRIE, l’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia, tramite il suo osservatorio, ha illustrato alcuni errori da evitare nella compilazione dei rapporti di controllo di efficienza energetica.

Il rapporto di controllo di efficienza energetica deve essere compilato in ogni campo rilevante a seconda del tipo di apparecchio. Aprendo il file allegato e muovendo il cursore sui numeri in rosso da 1 a 12, si possono leggere alcune istruzioni relative alla corretta compilazione del rapporto.

Alcuni errori da evitare nella compilazione del rapporto di controllo di efficienza energetica:

  • “Dati identificativi” relativi al responsabile d’impianto e/o alla ditta manutentrice incompleti.
  • compilazione superficiale del campo “Canale da fumo o condotti di scarico idonei (esame visivo)”, senza un’attenta verifica dell’adeguatezza del sistema di evacuazione dei prodotti della combustione.
  •  compilazione superficiale della sezione “Dispositivi di sicurezza non manomessi e/o cortocircuitati”, in particolare senza un idoneo controllo del dispositivo di sicurezza “termostato fumi”; a tal proposito si ricorda che la presenza di termostati fumi manomessi (piegati) o ponticellati configura l’impianto come estremamente pericoloso e che il manutentore, in presenza di tale irregolarità, deve porre l’impianto fuori servizio oppure ripristinarne il corretto funzionamento. Inoltre in questa fattispecie, si potrebbe configurare una “mancata esecuzione a regola d’arte delle attività di controllo e manutenzione”, ai sensi del comma 2 dell’art. 13 della L.P. 20/2012, con le sanzioni conseguenti.
  • mancata o errata compilazione della voce “Modalità di evacuazione fumi” (naturale/forzata).
  • erronea compilazione del campo “Presenza riflusso dei prodotti della combustione”; si ricorda che solo se realmente sono presenti riflussi di prodotti della combustione è corretto barrare “Sì”, l’impianto va messo fuori servizio e alla sezione “L’impianto può funzionare” deve essere barrata la casella “No”.
  • mancato riconoscimento di un esito del controllo della combustione negativo; se la concentrazione di CO corretto risulta maggiore dello 0,1% in volume (1’000 ppm), e non è possibile ricondurla al di sotto di questo valore, l’esito del controllo della combustione è da considerarsi negativo, a prescindere dal valore misurato del rendimento di combustione; a tal proposito si rimanda alla precedente newsletter “CO (monossido di carbonio) corretto”*.
  • mancata indicazione della Depressione nel canale da fumo o errata unità di misura (l’unità di misura corretta è il Pascal), per generatori a tiraggio naturale alimentati a gas.
  • confusione fra “Osservazioni”, “Raccomandazioni” e “Prescrizioni”. Le osservazioni indicano le cause dei dati negativi rilevati e gli eventuali interventi manutentivi eseguiti per risolvere i problemi riscontrati, i consigli per migliorare il funzionamento dell’impianto e/o eventuali anomalie che riguardino apparecchi diversi da quello manutentato (es: stufe o piani cottura installati nello stesso locale in cui è installata la caldaia). Le raccomandazioni sono dettagliate e finalizzate alla risoluzione di carenze riscontrate e non eliminate, ma tali comunque da non arrecare immediato pericolo alle persone, agli animali domestici e ai beni; in particolare devono essere indicate le operazioni necessarie per il ripristino delle normali condizioni di funzionamento dell’impianto alle quali il responsabile deve provvedere entro breve tempo, anche considerando il fatto che la presenza di raccomandazioni implica l’idoneità al funzionamento temporaneo dell’impianto; in questo caso nella sezione “L”impianto può funzionare” va barrata la casella “Sì” e gli interventi necessari alla risoluzione delle anomalie devono essere eseguiti nel più breve tempo possibile. Le prescrizioni indicano dettagliatamente le operazioni necessarie al ripristino delle condizioni di sicurezza dell’impianto; in questo caso, le carenze riscontrate devono essere tali da arrecare un immediato pericolo alle persone, agli animali domestici, ai beni e da richiedere la messa fuori servizio dell’apparecchio e la diffida di utilizzo dello stesso nei confronti del Responsabile; alla sezione “L”impianto può funzionare” va barrata la casella “No” e il manutentore deve diffidare formalmente il responsabile d’impianto dall’utilizzo dell’apparecchio fino ad avvenuto adeguamento.
  • mancata compilazione della sezione “Si raccomanda un intervento manutentivo entro il …” con il mese/anno entro cui si raccomanda la prossima manutenzione dell’apparecchio.

La scheda 11.1 del Libretto d’impianto per la climatizzazione deve essere compilata in occasione della manutenzione ad un gruppo termico (caldaia) qual’ora venga effettuato il controllo di efficienza energetica (c.d. prova dei fumi).
Oltre alla misura strumentale del rendimento di combustione va effettuata anche la verifica della percentuale di CO (monossido di carbonio) presente nei fumi, apportando al valore le correzioni previste dalla norma UNI 10389 per ricavare il valore di CO corretto nei fumi secchi e senza eccesso d’aria. Tutti gli apparecchi analizzatori in commercio sono in grado di calcolare automaticamente il valorre corretto. Se la concentrazione di CO corretto risulta maggiore dello 0,1% in volume (1’000 ppm), e non è possibile ricondurla al di sotto di questo valore, l’esito del controllo della combustione è da considerarsi negativo, a prescindere dal valore misurato del rendimento di combustione.

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