Le linee guida antisismica per la classificazione sismica degli edifici sono già pronte e potrebbero essere pubblicate a breve dal MIT: lo ha annunciato il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Umberto Del Basso De Caro. La stesura delle Linee guida per la classificazione sismica degli edifici è stata curata da Ingegneria Sismica Italiana (ISI) ed è pensata per fornire un quadro degli investimenti necessari per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio.
Linee guida antisismica: contenuti e utilità
Introducono sei classi, dalla A alla F, che indicano il rischio cui è sottoposto l’edificio e il modo in cui risponde a un evento sismico. Consentiranno di misurare il miglioramento antisismico generato da un intervento di messa in sicurezza dal punto di vista strutturale ed economico: in base alle condizioni degli edifici si misurano i costi necessari per riparare i danni causati da un terremoto.
Una cattiva progettazione, una scadente qualità dei materiali, cattive modalità di costruzione e una scarsa manutenzione aggravano le conseguenze degli eventi sismici. L’adeguamento antisismico deve essere visto una vera e propria strategia preventiva utile a ridurre danni e perdite di vite umane.
Le linee guida devono arrivare a una classificazione riferita al rischio sismico dipendente non solo dalla vulnerabilità, ma anche dalla pericolosità del sito e dall’esposizione.
A oggi usufruiscono della detrazione del 65% i lavori preventivi di adeguamento antisismico degli edifici (prima casa e attività produttive) nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2 ex Opcm 3274/2003).
Il MIT può scegliere se:
– usare le nuove linee guida antisismica come strumento di valutazione volontario e facoltativo, per fare stime del patrimonio edilizio;
– legarle agli incentivi fiscali per la messa in sicurezza.
Attendiamo la pubblicazione delle Linee Guida per l’ antisismica e per la classificazione degli edifici.
Fonte: EdilTecnico