la proposta “elettorale”…un enorme scaldabagno per tutta Cagliari
Un grande scaldabagno naturale e sotterraneo porterà acqua calda in tutte le case dei cagliaritani, facendo risparmiare tantissimi soldi alle famiglie. E ancora: un progetto dettagliato di potenziamento del piano di efficienza energetica, che consentirà (illuminazione pubblica, mobilità sostenibile) che migliorerà ulteriormente la qualità di vita dei cagliaritani. E prosegue il successo della piattaforma www.cambiamoinsiemecagliari.it dove centinaia di cagliaritani stanno postando le loro proposte di programma.
Ma ecco nel dettaglio il progetto
L’efficienza energetica nelle città è obiettivo di diversi provvedimenti legislativi. Deve interessare gli edifici pubblici perché riduce sia le spese di gestione, che le emissioni in atmosfera. Va inserita in una visione più ampia ed integrata di contesto urbano in progetti di riqualificazione finalizzati al miglioramento della qualità del costruito e quindi del confort ed il benessere dei cittadini. Riqualificare ed efficientare le città significa anche renderle più belle ed attrattive a maggiore valenza turistica. Le tecnologie facilitano questo percorso e sono lo strumento per attuare una visione di città intelligente (Smart city) e sostenibile che rispetta l’ambiente nelle emissioni in atmosfera e nella riduzione nell’utilizzo delle materie prime e delle risorse. Una città intelligente non è solo una città tecnologicamente avanzata, ma è una città con cittadini intelligenti capaci di darsi una visione ed obiettivi integrati di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico. La riqualificazione urbana avviene tramite la pianificazione urbana ed i regolamenti edilizi adeguati ai provvedimenti legislativi entrati in vigore a livello nazionale.
AZIONI CONCRETE DI CAGLIARI PER LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE
Il Comune di Cagliari ha adottato il PAES (Piano di azione per l’energia sostenibile) ed ha aderito al Patto dei Sindaci.
Non sono seguite tuttavia azioni concrete e reali per migliorare la sostenibilità ambientale del Comune di Cagliari e consentire ai cittadini di tagliare la loro bolletta energetica.
Ecco perché è necessario adottare nell’immediato alcuni provvedimenti che avrebbero benefici immediati sotto entrambi i profili:
a) prima di tutto si deve rendere efficiente dal punto di vista energetico la “macchina comunale”, intervenendo sulla pubblica illuminazione, la gestione di scuole, musei, impianti sportivi, biblioteche e altre strutture pubbliche, la cui bolletta complessiva del consumo di energia elettrica, che impatta pesantemente sul bilancio comunale, oggi è straordinariamente esosa, per le sole utenze strettamente comunali ad un consumo totale di oltre 40 milioni di KWh all’anno, pari ad un costo di quasi 8 milioni di euro.
b) gestione del territorio sulla base del “non consumo del suolo”: razionalizzazione degli spazi già edificati, bioedilizia, e recupero delle aree dismesse
c) adottare misure che mirano all’efficienza energetica nei seguenti settori :
Trasporti: mobilità sostenibile, trasporto pubblico, trasporto commerciale e privato, nautica sostenibile, parco auto comunale;
Produzione locale di elettricità: fotovoltaico, energia idroelettrica, energia eolica, biomassa, altre rinnovabili;
Pianificazione del territorio: pianificazione strategica urbana, pianificazione della mobilità e dei trasporti, standard di ristrutturazione e sviluppo;
Appalti pubblici di prodotti e servizi: chiedere requisiti standard di efficienza energetica, requisiti standard di energia rinnovabile;
Coinvolgimento dei cittadini e dei soggetti interessati: fornire servizi di consulenza, sovvenzioni e sostegno finanziario, formazione e istruzione, sensibilizzazione e messa in rete locale.
d) incremento degli acquisti verdi da parte del comune preferendo beni e servizi con minore pericolosità per la salute umana e l’ambiente
e) riduzione dell’inquinamento atmosferico mediante l’adozione di politiche e progetti concreti di mobilità sostenibile
f) promozione di una corretta gestione dei rifiuti, visti non più come un problema ma come risorsa,
g) incentivare nuovi stili di vita nell’amministrazione e nella comunità, attraverso politiche e progettazioni atte a stimolare nella cittadinanza scelte quotidiane sobrie e sostenibili
Elemento chiave e fondamentale per in conseguimento degli obiettivi sopra elencati è la adozione da parte del Comune di Cagliari del REGOLAMENTO ENERGETICO AMBIENTALE COMUNALE, strumento operativo indispensabile per attuare ed quanto previsto dal PEAS e punto di riferimento per gli operatori ed i cittadini per la attuazione di una seria e utile politica energetica comunale. Esso promuove l’introduzione e la diffusione di principi, soluzioni e tecniche costruttive compatibili con un uso razionale delle risorse energetico-ambientali.
PROPOSTA PER UTILIZZO DI POMPE DI CALORE ACQUA-ACQUA
PER LA CLIMATIZZAZIONE E LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA
La climatizzazione delle abitazioni e la produzione dell’acqua calda sanitaria rappresentano per i cittadini una delle principali voci di spesa energetica.
Per la produzione dell’acqua calda sanitaria nelle abitazioni, nel comune di Cagliari vengono normalmente utilizzati uno scalda acqua elettrici, vale a dire il sistema energeticamente più inefficiente e dispendioso dal punto di vista economico.
La città di Cagliari, infatti, anche per via della mancanza del metano, risulta mediamente una delle più energivore elettricamente fra le città italiane, con un consumo 333 milioni di KWh/annue misurato sulle utenze residenziali private ( con oltre l’80% dei consumi totali).
Per la climatizzazione invernale vengono utilizzati sistemi centralizzati alimentati a gasolio, sistemi individuali alimentati a gas o sistemi individuali alimentati elettricamente.
In quest’ultimo caso bisogna distinguere tra impianti a pompa di calore o impianti a radiatori elettrici.
La allegata tabella (riportata nel DM 26/06/2015) evidenzia l’impatto energetico ed ambientale dei diversi sistemi ma è indubbio che dal punto di vista energetico ambientale l’utilizzo delle pompe di calore rappresenti un notevole passo verso la razionalizzazione dei consumi energetici, particolarmente in un comune come quello di Cagliari caratterizzato in estate da un clima caldo-umido e dalla assenza di una rete di distribuzione di gas metano
Attualmente le pompe di calore più diffuse sono quelle del tipo aria-aria o del tipo aria acqua.
La sorgente dalla quale prelevano il flusso di calore è generalmente l’aria esterna. Questo presenta aspetti positivi e negativi.
È positivo che l’aria esterna costituisce una sorgente inesauribile di calore.
Ma ci sono anche molti aspetti negativi.
1) l’efficienza delle pompe di calore diminuisce a causa della variabilità della temperatura dell’aria esterna.
2) necessitano di un modulo esterno, che pone problemi di natura estetica, particolarmente sentiti in alcuni contesti urbani.
3) problemi di tipo acustico, causando spesso contrasti con i limiti imposti dalle norme vigenti
Gran parte di questi inconvenienti possono essere risolti con l’utilizzo di pompe di calore che utilizzano come sorgente l’acqua (pompe di calore acqua –acqua od acqua-aria ).
Queste pompe di calore, non necessitano più di essere installate all’esterno, sono molto compatte (una pompa di calore acqua-acqua per una abitazione di 120 m2 ha le dimensione di un prisma 60x60x40 cm3 ) possono essere ubicate in qualunque ripostiglio e risolvono certamente i problemi estetici e acustici, a volte molto seri ed insuperabili in alcuni quartieri cittadini, dovuti alla installazione delle pompe di calore che utilizzano come sorgente l’aria esterna.
Hanno inoltre il grande vantaggio che la temperatura dell’acqua della “sorgente “o“pozzo“ garantisce un’efficienza elevatissima, enormemente maggiore rispetto alla maggior parte dei sistemi oggi in uso.
Resta da risolvere tuttavia un problema: l’acqua della “sorgente” o del “pozzo” (da cui attingono o nel quale riversano il calore) se non proveniente da un sistema aperto fluente (come il mare o un corso d’acqua) , dopo un certo periodo di funzionamento raggiunge temperature non più consone ad un normale funzionamento.
Questo inconveniente si può risolvere in un modo molto semplice: facendo passare l’acqua di queste pompe di calore attraverso un circuito idraulico chiuso, costituito da tubazioni in PVC poste nel terreno e non coibentate (per agevolare gli scambi termici col terreno) ed in cui l’acqua viene fatta circolare tramite apposite pompe (alimentate elettricamente da un impianto fotovoltaico) e che abbia la possibilità di scambiare il calore con l’acqua di mare. La temperatura resta così costante in tutto il periodo di funzionamento, garantendo la massima efficienza del sistema.
Fonte: Casteddu on Line