Home Articoli Tecnici Un vecchio modello di caldaia, di quelli incassati nella cucina. Muore anziana.

Un vecchio modello di caldaia, di quelli incassati nella cucina. Muore anziana.

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midisastroAnziana uccisa da una caldaia difettosa

Venturina: trovata senza vita dalla nipote, morto anche il pappagallino. Per i vigili del fuoco nessun dubbio: monossido di carbonio

VENTURINA. La nipote l’ha trovata stesa in terra, ormai senza vita. In casa nessun segno particolare, anzi no: perché oltre alla zia era morto anche un pappagallino. Più tardi i vigili del fuoco hanno confermato il primo sospetto: a causare la morte di quella donna è stato il monossido di carbonio, gas inodore e letale, sprigionatosi da una caldaia malfunzionante.

Così è morta Leda Giomi. Aveva 87 anni e viveva da sola al numero 15 di via Mazzini, a Venturina.
La donna non aveva figli ma una nipote, che ha un forno lì davanti, la mattina di venerdì 27 aveva notato che la finestra di cucina della zia era ancora chiusa. Sulle prime ha pensato che la signora stesse dormendo. Poi però ha cominciato a preoccuparsi ed è andata a vedere cosa fosse successo.
Così la nipote è salita su, ha aperto la porta dell’appartamento, è entrata dentro e ha trovato la zia stesa a terra, ormai morta.

Disperata, la nipote ha chiesto aiuto e ha lanciato l’allarme al 118. Sul posto una squadra di vigili del fuoco e una pattuglia di carabinieri.

Come dicevamo, la circostanza del pappagallino morto nella gabbia insieme alla donna ha confermato i primi sospetti dei pompieri, che hanno eseguito alcuni accertamenti con i rilevatori manuali. E gli strumenti hanno rilevato, all’interno di una stanza dell’abitazione – la cucina – un discreto quantitativo di ossido di carbonio scaturito probabilmente per il malfunzionamento della caldaia.

Un vecchio modello di caldaia, di quelli incassati nella cucina. Gli accertamenti non sono ancora conclusi, i vigili del fuoco ne eseguiranno altri per poi trasmettere il rapporto al sostituto procuratore Daniele Rosa.
Per questo l’appartamento è stato posto ed è rimasto sotto sequestro: si vuole appurare con certezza il malfunzionamento della caldaia e capire cosa possa essere successo.

La salma invece è stata subito restituita alla famiglia, per i funerali. Perché sulla causa di morte, come ha stabilito anche il medico legale Massimo Rugi, non c’è alcun dubbio: avvelenamento da monossido di carbonio.

Fonte: Il Tirreno

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