Home Quesiti Termici Impianti inferiori 35 kW Calcolo apertura ventilazione secondo la UNI 7129 = 0

Calcolo apertura ventilazione secondo la UNI 7129 = 0

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Calcolo apertura ventilazione secondo la UNI 7129 = 0

Domanda: Gradirei un chiarimento riguardo al dimensionamento dell’apertura di ventilazione per una cucina contenente solo un apparecchio di cottura da 10 kW con dispositivo di sorveglianza di fiamma e cappa aspirante elettrica (portata massima estrattore 60 m3/h). Il punto 8.2 della norma mi rimanda al calcolo secondo il punto 7. A sua volta il punto 7 mi impone di aumentare la dimensione minima dell’apertura di ventilazione (100 cm2) di 280 cm2, per un totale di 380 cm2.Se però ho l’estrattore della cappa che ha una portata superiore a 150 m3/h, sempre il punto 7 mi impone di calcolare la dimensione dell’apertura secondo l’appendice A. Sorprendentemente applicando la formula presente al punto A2 dell’appendice A mi ritrovo che la dimensione necessaria è 0 cm2. Quindi mi ritrovo che :

1. apparecchio di cottura da 10 kW e cappa elettrica con portata 60 m3/h, apertura necessaria 380 cm2;

2. apparecchio di cottura da 10 kW e cappa elettrica con portata 200 m3/h, apertura necessaria 0 cm2. Mi sembra uno strano risultato che forse deriva dalla mia cattiva interpretazione della norma, ma vorrei capire dove è il problema.

Risposta: Iniziamo col precisare che la norma UNI 7129 – 2 (Installazione degliapparecchi di utilizzazione, ventilazione e aerazione dei locali di installazione) al paragrafo 5.1.1, afferma :

“Fermo restando la possibilità di dimensionare il ricambio di aria del locale di installazione per fini non esclusivamente legati alla sicurezza degli impianti alimentati a combustibile gassoso, la portata oraria di ricambio di aria della cappa aspirante elettrica o dell’elettroventilatore deve essere almeno pari a 1,72 m3/h per ogni kW riferito alla portata termica nominale massima complessiva degli apparecchi di cottura compresi nel locale di installazione”, ed essendo gli apparecchi di cottura tali, se hanno una portata termica non superiore a 11,7 kW, il calcolo della portata della cappa aspirante elettrica, è:

a. per l’apparecchio di cottura da Lei installato: 10 KW x 1,72 m3/h per ogni kW = 17, 2 m3/h

b. per gli apparecchi di cottura aventi la portata termica massima consentita dalla norma:
11,7 KW x 1,72 m3/h per ogni kW = 20,124 m3/h.

Quindi è già sufficiente una cappa aspirante elettrica da 50 m3/h ed è da escludere l’utilizzo di una cappa aspirante elettrica da 200 m3/h. Inoltre nell’Appendice A comma 3 è precisato che “Il prospetto A1 riporta i valori della sezione netta totale (ST2, espressa in cm2) delle aperture destinate alla aerazione e alla ventilazione di un locale in cui siano installati apparecchi di tipo B, in corrispondenza di prefissati valori di riferimento di portata termica QB (kW) dei suddetti apparecchi e di portata oraria di ricambio di aria QE (m3/h) di un elettroventilatore o una cappa aspirante elettrica installati nel locale medesimo, o in locale con esso comunicante” e dato che l’apparecchio di tipo B è definito come

“Apparecchio previsto per il collegamento a camino/canna fumaria o a dispositivo che evacua i prodotti della combustione all’esterno del locale in cui l’apparecchio è installato e il prelievo dell’aria comburente avviene nel locale d’installazione e l’evacuazione dei prodotti della combustione avviene all’esterno del locale stesso”, il prospetto A1 è da utilizzare solo quanto nel locale di installazione è presente anche un apparecchio di tipo B.

Ora entriamo più nel merito del quesito da Lei posto.

La norma UNI 7129 – 2 al paragrafo 5.1., prescrive che “Il locale di installazione di un apparecchio di cottura deve essere sempre aerato e ventilato”. Al comma 1 prosegue prescrivendo che: “L’aerazione necessaria, in un locale, per la presenza dell’apparecchio di cottura può essere ottenuta mediante l’installazione di uno o più dei sistemi sotto indicati:

a. cappa a tiraggio naturale collegata mediante un canale di esalazione ad un condotto o canna fumaria per vapori di cottura o direttamente all’esterno;

b. cappa aspirante elettrica (munita di ventilatore) collegata mediante un canale di esalazione ad un condotto per vapori di cottura o direttamente all’esterno. La cappa è da mettere in funzione per tutto il tempo di funzionamento dell’apparecchio, (’installazione della cappa deve essere realizzata secondo le istruzioni del fabbricante);

c. elettroventilatore collocato sulla parte alta di una parete del locale di installazione (su serramenti e/o infissi rivolti verso l’esterno), oppure collegato ad un condotto di esalazione, a suo uso esclusivo. (L’elettroventilatore è da mettere in funzione per tutto il tempo di funzionamento degli apparecchi di cottura);

d. aerazione di tipo diretto da realizzare in conformità ai punti 6.1, 8.2, 9.1 e 9.2.

L’aerazione di tipo diretto è consentita purché risultino soddisfatte le seguenti condizioni:

1. la portata termica nominale complessiva degli apparecchi di cottura non sia maggiore di 11,7 kW;

2. la portata termica nominale massima complessiva riferita agli apparecchi di tipo A e agli apparecchi di cottura installati nel medesimo locale non sia maggiore di 15 kW;” (e nel Suo caso il locale di installazione è considerato aerato perché Lei ha installato una cappa aspirante elettrica, soddisfacendo la lettera b) del paragrafo sopra citato.

Proseguiamo analizzando il capitolo 7, che al quarto e quinto capoverso recita:

“Se nel locale di installazione di apparecchi di tipo B o in locali direttamente comunicanti sono presenti estrattori elettro – meccanici, per esempio le cappe aspiranti di tipo elettrico e/o elettro ventilatori ecc. collegati con l’esterno, la sezione di ventilazione utile totale netta calcolata con (1) deve essere maggiorata. Tale maggiorazione deve essere realizzata in funzione della massima portata dell’estrattore in modo tale da garantire che la velocità V dell’aria all’ingresso dell’apertura sia minore di 1 m/s. L’adozione di estrattori elettro – meccanici non deve influenzare la corretta evacuazione dei prodotti della combustione degli apparecchi di tipo B. A tale fine deve essere verificato quanto sopra effettuando una prova di tiraggio, facendo funzionare l’estrattore alla sua potenza massima l’apparecchio a gas alle potenze nominali massima e minima dichiarate dal fabbricante”.

(1) S t = K x Q ≥ 100 cm2 dove :

K è il coefficiente di ventilazione pari a 6 cm2/kW;
Q è la portata termica nominale massima complessiva degli apparecchi installati nel medesimo locale espressa in kilowatt.

Sono esclusi dal calcolo gli apparecchi di tipo C.

Ciò detto risulta chiaro e palese che la maggiorazione è richiesta se nel locale di installazione sono presenti apparecchi di tipo B o in locali direttamente comunicanti sono presenti estrattori elettro – meccanici, per esempio le cappe aspiranti di tipo elettrico e/o elettro ventilatori ecc. collegati con l’esterno. Nel Suo caso utilizzando la formula 1 dell’Appendice A ed eliminando tutte le formule parziali riguardanti gli altri apparecchi utilizzatori che dal Suo quesito risultano non installati, otterremo:

ST1 = (6 x K x QCS) [cm2]

e se l’installazione rispetta le prescrizioni di cui alla lettera a) del comma 2 dell’Appendice A, e cioè:

1 l’evacuazione dei prodotti della combustione degli apparecchi di cottura con dispositivo di sorveglianza di fiamma installati nel locale è assicurata mediante

• cappa a tiraggio naturale,

• cappa aspirante elettrica o elettroventilatore
e se, contemporaneamente, risultano soddisfatti i seguenti ulteriori requisiti:

2. nessun apparecchio di tipo B e/o di tipo A e/o nessun apparecchio di cottura senza dispositivo di sorveglianza di fiamma installato nel locale;

3. portata termica nominale massima complessiva degli apparecchi di cottura con dispositivo di sorveglianza di fiamma installati non maggiore di 11,7 kW;

4. volumetria del locale di installazione non minore di 20 m3.
(N.B. Ai fini del calcolo della volumetria del locale di installazione si considera anche il locale adiacente e comunicante senza interposizione di porte, purché detto locale non sia adibito a camera da letto, non sia sede di installazione di apparecchi a gas (di tipo A e/o B) e non sia un locale classificato con pericolo di incendio)

5. presenza nel locale di installazione di porte, finestre e/o portafinestra, apribili, e installate su pareti perimetrali rivolte verso l’esterno, il coefficiente K è = a 0, quindi la formula diventerà: ST1 = (6 cm2 x 0 x 10 KW) [cm2] ed ST1 sarà uguale a 0 cm2.

Resta inteso che devono essere rispettate tutte le altre prescrizioni normative.

 

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