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Pillola Regionale. Regione Toscana. Filtro obbligatorio per tutti se l’acqua è “troppo dura”.

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La zona dell’Empolese Valdelsa è una parte della Toscana con l’acqua dura per certi versi durissima come ha citato un notissimo quotidiano (il Tirreno). Ogni famiglia che abita la zona citata, dotata di una caldaia nella propria abitazione, dovrà obbligatoriamente installare un filtro addolcitore al proprio impianto.

La novità è presente nel regolamento regionale in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione delle caldaie adottato il 3 marzo scorso.

Il regolamento fra le altre cose, introduce il nuovo libretto dell’impianto (caldaia, condizionatore e pompa di calore) dove è indispensabile riportare il grado di durezza dell’acqua che fuoriesce dal rubinetto.

Nota

Il Provvedimento adottato dalla Regione Toscana sostanzialmente “ricopia” il decreto del Presidente della Repubblica n°74 emanato nell’agosto dello scorso anno, e recepisce una direttiva europea sul risparmio energetico.

Va sottolineato che, dalla durezza dell’acqua stessa, dipende il funzionamento e l’efficienza dell’impianto. In poche parole se l’acqua è troppo dura, in primis si forma molto più calcare (rispetto ovviamente ad un’acqua meno dura), con la problematica non indifferente dell’usura dell’impianto, facendo consumare di conseguenza molta più energia.

Il regolamento obbliga quindi ad inserire  il filtro addolcitore quando la durezza dell’acqua supera i 15 gradi francesi.

La qualità dell’acqua nell’Empolese Valdelsa (con acquedotti sparsi nel territorio) varia, ma in tutti i casi la soglia della durezza dell’acqua viene sempre superata.

Nell’Area di Castelfiorentino e Montaione la durezza supera addirittura gli 80 gradi francesi. In alcune aree del comune di Certaldo (Fiano) oppure a Vinci (Lugnano) la durezza è al di sotto dei 20 gradi francesi, senza mai scendere però ai 15 gradi francesi, necessari per evitare l’obbligo del filtro, anche se per il momento (si tratta di una previsione, la normativa non è ancora operativa) non è ancora chiaro chi farà questi controlli.

L’acquisto e l’installazione di un filtro è variabile. Partiamo da 60-70 euro, anche se i costi lievitano se si effettuano lavori di muratura (soprattutto se si scelgono filtri addolcitori che servono per lavatrici, lavastoviglie ecc.).

Mappa dettagliata:

L’acqua si classifica come:

leggera o dolce (sotto 10° F)

mediamente dura (tra 10° e 20° F)

dura (tra 20° e 30° F)

molto dure (sopra i 30° F).

Ecco la mappa (pubblicata dal quotidiano Il Tirreno il 10 Maggio scorso)

Capraia e Limite. A Castra la durezza è di 38,7° e nei due centri urbani di 38°. Castelfiorentino. Nel centro, a Castelnuovo, Malacoda e Petrazzi la durezza arriva alla soglia record di 82,9 gradi francesi. Mentre nella zona di Sampiero Vecchio si scende a 39,4° F. Cerreto. In tutto il comune la durezza è di 41,8° F. Certaldo. Nella zona urbana la durezza è di 68,6° F, nell’area Sudest (via San Donnino) di 35,2° e a Fiano di 16,1°. Empoli. Il livello maggiore, 63,1° F, si registra a Terrafino, Ponte a Elsa e Fontanella. A Pozzale e Casenuove 59,2°, Monterappoli di 58,6°, a Santa Maria, Avane e Marcignana di 54,4°, sul lungarno cittadino di 45,3°, nel centro di 44,6° e in zona stadio di 43°. Fucecchio. Nella zona urbana e a Pieve a Ripoli 63,5° F, a Vedute, Torre, Ponte a Cappiano e Botteghe a 41,8°, a Querce a25,2° e a Galleno a 21,6°. Gambassi. A Casenuove si arriva a 82,9° F, nel centro e a Varna a 60,5° e nella zona sud a 55°. Montaione. La durezza si attesta a 82,9° F. Montelupo. In tutto il comune la durezza è di 38° F. Montespertoli. A Martignana e Torraccia durezza a 58,6° F, nel centro, ad Anselmo, Baccaiano e Ortimino a 39°, a Botinaccio a 38°, a Fornacette e Lucardo a 33,7° e a San Quirico e Lucignano a 29,3°. Vinci. A Sant’Ansano e Mercatale durezza a 46° F, a Sovigliana e Spicchio a 43°, a Vitolini a 40,8°, a Vinci e Apparita a 33,7°, a Faltognano a 29° e a Lugnano a 18°.

In attesa delle linee guida specifiche, la Regione Toscana ha fissato un percorso graduale per mettere a norma gli impianti, evitando così immediate sanzioni nel caso in cui venga riscontrato l’assenza del filtro.

Se nel primo controllo risulterà non installato il filtro, scatterà una prescrizione valida per un mese.
Passato il mese, si effettuerà un secondo controllo e nel caso di mancato inserimento del filtro si arriverà ad un secondo avviso di altri trenta giorni di tempo, per poi passare all’ultimo atto: la sanzione.

Per quanto concerne il discorso sanzioni, chi sarà sprovvisto dell’impianto di filtraggio potrà “beccarsi” una multa che partirà da euro 500 fino a 3.000 euro.

 

A cura della Redazione

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