Si tratta di una coppia albese con due figli di quattro e tre anni. Le esalazioni erano riconducibili ad un malfunzionamento della caldaia a metano
Si è sfiorato il dramma a Diano d’Alba ove una coppia albese con due figli di quattro e tre anni aveva deciso di trascorrere alcuni giorni di festa nella casa di vacanza degli zii. Tutti i componenti della famiglia, per qualche malessere riscontrato, temevano di essersi beccati uno dei soliti malanni di stagione, infatti non potevano certamente ricondurre i loro sintomi ad una intossicazione da monossido di carbonio.
È stata la mamma a chiamare il 118 dopo aver trovato la figlioletta e il marito esanimi in bagno.
Sono stati i sanitari del 118, valutati i sintomi, ad attribuirli ad un’intossicazione da monossido di carbonio e per questo hanno richiesto l’intervento dei carabinieri e dei Vigili del Fuoco di Alba. Questi ultimi hanno accertato che le esalazioni erano certamente riconducibili ad un malfunzionamento della caldaia a metano. Il locale caldaia, sito al piano interrato dell’ appartamento, era ormai saturo di gas e questo stava uscendo dalla fessura della porta comunicante con l’alloggio e, in maniera lenta ma inesorabile, stava intossicando l’intera famiglia senza che questi se ne rendessero conto essendo il monossido di carbonio un gas inodore e per questo molto insidioso.
Per la giovane famiglia il nuovo anno è iniziato in maniera piuttosto drammatica ma fortunatamente dopo un trattamento in camera iperbarica verranno dimessi e conserveranno solo il ricordo di una brutta avventura.
Fonte: Targato CN