A causa della crisi energetica, a seguito della guerra in Ucraina, sono stati presi dei provvedimenti, il governo ha deciso di applicare delle restrizioni sull’utilizzo dei condizionatori, restrizioni che se non verranno rispettate si incomberà in salate multe.
Dal 1 maggio 2022 al 31 marzo 2023, nello specifico, la temperatura dei condizionatori all’interno degli edifici interessati non dovrà superare:
- 19 gradi in inverno;
- 27 gradi in estate.
Con i due gradi di tolleranza, quindi:
- 25 gradi d’estate
- 21 in inverno.
Per ora queste restrizioni riguarderanno solamente l’ambito pubblico, ma presto si arriverà anche a quello privato.
Mentre le strutture esenti saranno:
- ospedali;
- cliniche o case di cura e assimilabili;
- strutture protette per l’assistenza e il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici.
Le sanzioni
Per le sanzioni bisogna far riferimento al Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 74 sui criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici, e al Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 sul rendimento energetico dell’edilizia.
Per chi non si adeguerà alla nuova stretta scatterebbero quindi delle sanzioni amministrative da 500 a 3000 euro. Non è ancora chiaro chi dovrebbe effettuare i controlli sulle temperature.