A Chialamberto in val di Lanzo. Salvati in extremis. Tra le vittime anche tre bambini il più piccolo di 11 mesi
Un’intera famiglia è rimasta intossicata dal monossido questa notte in un appartamento di Chialamberto, in val di Lanzo. Tra gli intossicati, tutti in modo lieve, ci sono anche tre bambini: il più piccolo ha 11 mesi, gli altri hanno 4 e 5 anni.
Tutti i componenti della famiglia sono stati sottoposti al trattamento in camera iperbarica per precauzione. A scatenare le esalazioni di monossido potrebbe essere stata una stufa a legna, lasciata accesa nella notte. I carabinieri hanno rilevato che la stufa, che avrebbe dovuto bruciare legna, era stata caricata a pellet.
La prima a sentirsi male, poco dopo l’1.10 di questa notte, è stata la madre, 32 anni. Si è svegliata intontita e ha chiamato il 118, poi ha svegliato il marito, 36 anni, operaio di origine senegalese, e i tre bambini. Il padre con il figlio maggiore è stato trasportato all’ospedale Maria Vittoria, la madre e gli altri due bambini sono stati portati a Ciriè. Fortunatamente nessuno di loro è rimasto intossicato in modo grave ma sono stati comunque sottoposti al trattamento in camera iperbarica. Nell’abitazione sono arrivati anche i vigili del fuoco che hanno verificato che l’appartamento fosse in sicurezza. Intanto l’Asl e il 118 hanno mandato i loro tecnici per verificare la concentrazione di monossido nella casa. Sull’episodio indagano i carabinieri. A Chialamberto la famiglia, che di solito risiede a Torino, aveva una seconda casa per le vacanze.
fonte: la Repubblica