A parte la detrazione del 110%, che vedremo in seguito, attualmente l’unica possibilità di ottenere un’agevolazione è quella di accedere alla detrazione IRPEF del 50% per le spese sostenute per l’installazione dell’impianto fv.
Infatti, in base alla guida dell’Agenzia delle Entrate Rientra tra i lavori agevolabili, per esempio, l’installazione di un impianto
fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, in quanto basato sull’impiego della fonte solare e, quindi, sull’impiego di fonti rinnovabili di energia (risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 22/E del 2 aprile 2013).
Per poter richiedere di usufruire delle detrazioni IRPEF del 50% per installazione di un impianto fotovoltaico, rientrante in un interventi di “Risparmio energetico, Opere finalizzate al risparmio energetico, realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette (Detraibile, purché sia certificato il raggiungimento degli standard di legge)” è necessario rientrare nei seguenti casi:
- Non usufruire del Quinto Conto Energia
- L’impianto fotovoltaico deve servire per produzione di energia per autoconsumo e non per fini commerciali
- Se l’energia prodotta supera il fabbisogno, non sarà possibile venderla, si immetterà in rete e si potrà utilizzare in altre ore della giornata, pena la perdita della detrazione IRPEF del 50%
- La detrazione del 50% è spalmabile in 10 anni
Per usufruire della detrazione è comunque necessario che l’impianto sia installato per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione (cioè per usi domestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici, eccetera) e, quindi, che lo
stesso sia posto direttamente al servizio dell’abitazione.
DETRAZIONE AL 110%
Limitarsi a installare un impianto fotovoltaico, con o senza batteria, non dà diritto allo sgravio del 110%.
Se l’intervento non è accompagnato ad altri lavori, per impianti residenziali o collettivi, si potrà solo godere della detrazione del 50% che con il decreto Rilancio è diventata cedibile.
Per detrarne il 110% del prezzo, l’impianto fotovoltaico, oltre a essere su edificio e di potenza inferiore a 20 kW, deve essere abbinato a uno dei tre interventi principali previsti dal decreto, che sono l’isolamento delle superfici opache degli edifici, ad esempio realizzando il cosiddetto cappotto, la sostituzione dell’impianto di riscaldamento con soluzioni più efficienti o gli interventi antisismici.
Inoltre, per avere diritto al Superbonus, il complesso degli interventi (ad esempio sostituzione della caldaia con una pompa di calore e installazione del FV) deve migliorare l’efficienza dell’edificio di almeno due classi energetiche (o portarlo alla classe più alta possibile).