Con la nuova legge regionale 55/2017, sono state approvate dalla Giunta regionale il 9 aprile le linee guida sull’amianto “Norme per la protezione e bonifica dell’ambiente dai pericoli derivanti dall’amianto” che contengono 6 punti fondamentali:
- Un quadro conoscitivo provvisorio, formulato sulla base dei dati raccolti dalle strutture regionali competenti fino ad ora;
- i criteri e le priorità delle azioni da sostenere per contenere e ridurre il rischio dalla esposizione all’amianto;
- i criteri per lo sviluppo degli interventi posti in essere fino ad oggi;
- i criteri con i quali gli enti locali attivano servizi per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto proveniente da utenze domestiche, nell’ambito dei contratti di servizio stipulati per la raccolta dei rifiuti oppure ricorrendo a specifiche convenzioni;
- la gestione di situazioni emergenziali derivanti da eventi di natura straordinaria;
- gli indirizzi per la gestione uniforme degli esposti.
In attuazione di queste disposizioni, è stato costituito presso l’assessorato all’ambiente un gruppo di lavoro cui hanno collaborato, oltre la Direzione Ambiente ed Energia, il settore Progetti speciali e processi trasversali in ambito di prevenzione, il settore Educazione ed istruzione e il settore Politiche e iniziative regionali per l’attrazione degli investimenti, inoltre, LAMMA e ARPAT.
“L’obiettivo è aumentare la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori in relazione alla presenza di amianto”, ha commentato Stefania Saccardi (assessori alla Salute ). “C’è il divieto dell’utilizzo ma questo non ci esime dal mettere in atto una serie di azioni che vanno dalla sorveglianza sullo smaltimento – in Toscana nel 2016 sono state smaltite circa 52mila tonnellate –, alla sorveglianza sui mesoteliomi, fino ad arrivare al Piano che l’assessorato al diritto alla salute ha varato nel 2016 e che riguarda la sorveglianza degli ex esposti all’amianto: attraverso un accordo con le organizzazioni sindacali e con le associazioni di categoria, abbiamo messo in piedi una serie di sportelli per diffondere la possibilità per tutti i lavoratori che hanno avuto a che fare con l’amianto di avere una attenta sorveglianza sanitaria completamente gratuita e sia possibile monitorare costantemente il loro livello di salute. Tante altre le attività che mettiamo in campo insieme all’assessorato all’ambiente, dalla sorveglianza delle acque fino a un registro che ‘Istituto per la prevenzione e la ricerca oncologica, l’ISPRO, tiene in piedi su questo fronte, facendo in modo che i lavoratori e le persone in generale siano sempre più protette da questa sostanza”.